I mercati del noleggio delle PLE stanno ripartendo nonostante l'incertezza globale

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Secondo l'ultimo rapporto sul mercato dell'accesso aereo globale della International Powered Access Federation (IPAF), compilato dalla Ducker, i mercati del noleggio delle PLE si sono ripresi dalle fasi della pandemia del 2021 e dell'inizio del 2022 nonostante l'incertezza globale legata agli sconvolgimenti geopolitici e all'aumento dei costi della produzione dovuti all'inflazione e alla guerra in Ucraina.

Gran parte dei mercati di Europa, Stati Uniti e Medio Oriente ha continuato la propria ripresa, anche se la recrudescenza del Covid-19 e le chiusure e restrizioni presenti in alcune zone della Cina hanno ostacolato la ripresa e causato effetti a catena nella fornitura delle PLE di produzione cinese, sempre più richieste nel corso del 2021, a causa dei problemi che anno colpito la filiera di numerosi produttori occidentali.

Secondo il recente rapporto sul mercato dell'accesso aereo globale di IPAF 2022, dopo un inizio dell'anno relativamente cauto, in cui numerosi Paesi erano ancora alle prese con la seconda e terza ondata di Covid-19, gran parte delle società di noleggio delle PLE ha cercato di aumentare le dimensioni della flotta e i tassi di utilizzo nel corso del 2021: la ripresa post-pandemica è stata piuttosto uniforme in tutto il mondo e ha presentato un ritmo costante.

Le aziende sono tornate alle proprie strategie di investimento pianificate, ma l'offerta non è sempre riuscita a tenere il passo con la domanda in termini di nuove macchine, soprattutto se PLE specializzate ed elettriche, a causa dell'effetto "frusta" della ripresa pandemica sui prezzi dei carburanti, dell'energia e delle materie prime. Ciò ha comportato l'aumento dei tempi di consegna delle macchine e l'aumento della dipendenza dalle apparecchiature vecchie o di seconda mano per offrire flotte in grado di soddisfare la domanda.

Questo effetto si è protratto nella prima metà del 2022, a causa dell'aumento dei costi energetici a livello globale e dell'inflazione in gran parte delle economie sviluppate, esacerbato dagli effetti dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, avvenuta nel febbraio 2022.

Nel complesso, secondo il rapporto, nel 2021 il mercato europeo del noleggio delle PLE si è parzialmente ripreso dalla pandemia, registrando una crescita complessiva dei ricavi del 7% in tale anno. Il mercato europeo del noleggio ha raggiunto 3 miliardi di EUR di ricavi totali, ritornando quasi ai livelli precedenti alla pandemia grazie alla ripresa della domanda nel settore edile (e non). Alla fine del 2021, la flotta europea ammontava a circa 325.000 unità.

Il tasso di utilizzo è aumentato di 6 punti percentuali grazie alla ripresa post-pandemica e ai problemi di disponibilità delle PLE OEM. Paesi come Regno Unito (11% di crescita dei ricavi), Italia (12%) e Francia (13%), fra i più colpiti in Europa durante il 2020, hanno evidenziato tassi di ripresa più rapidi.

Nelle altre zone dell'Europa la ripresa è stata più modesta e inversamente proporzionale alla gravità dell'impatto delle prime fasi della pandemia sui mercati: Spagna e Svezia hanno registrato una crescita dei ricavi pari al 5% nel 2021, Germania e Norvegia del 3% e Danimarca, Finlandia e Paesi Bassi del solo 2%. In contrasto con questo andamento, il mercato statunitense ha registrato una crescita del 15%, che dipende dal crollo di mercato del 2021 e dal pacchetto di misure di rilancio fiscale presentato dal presidente entrante Joe Biden.

Grazie a una crescita dei ricavi più elevata rispetto ai Paesi europei presi in esame, la Francia è tornata a detenere la maggiore flotta europea di PLE. La Germania ha superato Francia e Regno Unito in termini di dimensioni complessive della flotta alla fine del 2020, ma l'ottimo 2021 ha riportato la flotta francese a oltre 62.000 unità, rispetto alle poco più di 60.000 unità della Germania e 58.000 del Regno Unito.

Il passaggio verso le macchine elettriche e ibride più "ecologiche" sta continuando in tutti i Paesi europei, anche se ostacolato dalla limitata disponibilità delle nuove macchine. Le macchine a pantografo elettriche sono le più diffuse in tutti i Paesi, in particolare Paesi Bassi, Paesi nordici e Germania. Il passaggio verso le macchine a pantografo elettriche sta proseguendo nel resto d'Europa, ma le macchine a pantografo diesel vengono ancora utilizzate nei lavori all'aperto in gran parte dei Paesi. Le società di noleggio europee prevedono di completare la transizione verso una flotta "ecologica" in 5-10 anni.

Negli Stati Uniti, i ricavi del noleggio delle PLE sono aumentati del 15% nel 2021, superando i livelli pre-pandemici grazie alla rapida riapertura delle attività non edilizie e alla ripresa dei progetti di costruzione interrotti nel 2020. L'insediamento del presidente Joe Biden all'inizio del 2021, l'introduzione dei vaccini e la ripresa post-pandemica hanno ripristinato la fiducia e ripresa delle attività negli Stati Uniti.

Oltre alla crescita dei ricavi (in parte trainata dall'aumento dei canoni di noleggio, spinti dalla domanda delle PLE), le dimensioni della flotta delle PLE degli Stati Uniti nel 2021 sono cresciute del 10%: le società di noleggio hanno ripreso le proprie strategie di investimento pre-pandemiche, cercando di evitare un tasso di utilizzo troppo elevato.

La crescita complessiva della flotta statunitense è stata ostacolata dalle interruzioni della filiera, come in altri mercati occidentali, anche se il Paese a stelle e strisce è riuscito ad aumentare le dimensioni della propria flotta di oltre 60.000 unità, raggiungendo le 722.105 unità della fine del 2021. Secondo le previsioni, questa crescita continuerà anche nel 2022, ma potrebbe rallentare a causa delle pressioni inflazionistiche sull'economia e di questioni commerciali come ad esempio la proibitiva decisione sulle tariffe delle importazioni cinesi delle PLE, annunciata nel 2021.

Come per l'Europa, l'alimentazione delle macchine sta spostandosi verso soluzioni ibride o completamente elettriche, anche se a un ritmo più lento rispetto a quello dei mercati europei. Negli Stati Uniti, le macchine elettriche a braccio non sono particolarmente richieste a causa dei limiti in termini di autonomia, dei problemi legati alle infrastrutture di ricarica e dei vincoli climatici, che impediscono l'uso di queste apparecchiature all'aperto durante alcuni mesi, soprattutto in determinate zone degli Stati Uniti.

Come è avvenuto nel 2021, anche il rapporto 2022 si occupa in particolare del mercato cinese e dei Paesi del Consiglio di cooperazione del golfo (CCG) del Medio Oriente, vale a dire Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Il rapporto sulla Cina dipinge un mercato del noleggio delle PLE in crescita a una velocità senza precedenti nonostante la pandemia, un mercato ancora forte (47%) nel 2021 e trainato principalmente dall'espansione della flotta. Tuttavia, l'incertezza legata al perdurare delle epidemie nelle principali città della Cina ha limitato l'ottimismo del mercato, con previsioni di crescita annuale dei ricavi attestate sul 10% nel 2022 e sul 6% nel 2023.

Le dimensioni totali della flotta cinese sono aumentate in modo costante. Secondo le stime, nel 2021 la flotta totale delle PLE a noleggio è cresciuta rapidamente fino a quasi 330.000 unità totali. Secondo le previsioni, alla fine del 2022, la dimensione totale della flotta si attesterà tra le 435.000 e 440.000 unità. Dopo anni di rapida crescita, a partire dal 2023 avrà luogo una crescita più moderata, ma comunque a due cifre. La flotta dei veicoli a noleggio della Cina supererà quella degli Stati Uniti nei prossimi cinque anni? Di questo passo, è impossibile escluderlo.

Il quadro del Medio Oriente è ampiamente positivo, con una ripresa in linea con la fascia più alta del mercato europeo o statunitense. In media, nei tre Paesi oggetto dello studio, i ricavi sono cresciuti del 13%, rispetto al 13% della Francia e al 15% degli Stati Uniti. I ricavi totali del noleggio sono ripartiti dai valori minimi ottenuti durante la pandemia nei tre Paesi oggetto dell'analisi, con ricavi annuali combinati di 146 milioni di USD grazie agli investimenti infrastrutturali effettuati nella regione e all'attività generata dalla fiera Dubai Expo, tenutasi nel quarto trimestre del 2021.

Nel 2021, le dimensioni totali delle flotte nei tre Paesi del Medio Oriente oggetto dello studio sono cresciute di circa il 20%, risultato dovuto all'aumento delle flotte delle società di noleggio, tornate ai livelli pre-pandemici per restare al passo con la ripresa della domanda. Nel 2022, le aziende intervistate intendono continuare ad acquistare macchine soprattutto dai produttori cinesi di PLE.

Anche se i sollevatori diesel rappresentano ancora gran parte della flotta delle PLE dei tre Paesi, la quota delle attrezzature elettriche crescerà soprattutto negli Emirati Arabi Uniti. In Arabia Saudita la crescita sarà meno rapida, poiché l'uso previsto per queste apparecchiature è rivolto soprattutto alla gestione delle strutture: la maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro e salute occupazionale ha favorito l'abbandono dei ponteggi in favore delle macchine elettriche a pantografo per la manutenzione interna e l'allestimento.

In sintesi, le dimensioni delle flotte e i ricavi del noleggio sono in aumento in tutti i mercati presi in esame, la fiducia negli investimenti è tornata a ottimi livelli, il passaggio alle macchine elettriche prosegue senza sosta e i problemi documentati della filiera non sono tali da smorzare l'ottimismo generale. Nonostante le incertezze visibili all'orizzonte, le prospettive per il settore del noleggio dei mezzi di accesso aereo restano più che rosee.

● Per un'analisi dettagliata del mercato europeo, statunitense, cinese e mediorientale, è possibile consultare il Rapporto sul Mercato dell'Accesso Aereo Globale di IPAF 2022. I soci IPAF possono richiedere una copia gratuita del rapporto compilando il modulo all'indirizzo www.ipaf.org/reports. Gli altri possono acquistare il rapporto a prezzi competitivi.

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